Descrizione
VASSOI FITODEPURAZIONE
Materiale: vassoi in polietilene lineare ad alta densità (LLDPE) per impianto di fitodepurazione a flusso
sommerso orizzontale con tubazione di collegamento in PVC con guarnizioni in gomma e tubazioni per
l’immissione del refluo sul fondo del vassoio.
Funzione: trattamento di depurazione secondario o terziario di affinamento di acque reflue domestiche,
mediante sistema di fitodepurazione a flusso sommerso orizzontale.
Uso e manutenzione: per un buon sistema di fitodepurazione è necessario garantire il corretto
funzionamento dei sistemi primari (degrassatore, fossa biologica tipo Imhoff) ed eventualmente secondari
installati a monte dei vassoi, controllando i depositi di materiale solido che possono provocare intasamenti
nella zona di distribuzione del refluo o accumuli nel terreno vegetativo.
In fase di posa occorre posizionare i vassoi in modo da ridurre al minimo l’afflusso di acque meteoriche al
trattamento creando piccole sponde di protezione e riducendo il ruscellamento, favorendo così lo sviluppo del
manto erboso in prossimità dei vassoi. Sono da prevedersi interventi trimestrali di ispezione dei vassoi e di
rimozione delle piante infestanti che potrebbero pregiudicare lo sviluppo delle specie scelte per il trattamento.
Con gli interventi di spurgo dei trattamenti primari ed eventualmente secondari è bene provvedere alla pulizia
delle condotte dell’impianto anche con lance in pressione.
Evapotraspirazione
Gli impianti di evapotraspirazione sono bacini di fitodepurazione nei quali, il refluo in uscita viene reimmesso
in testa all’impianto attraverso una vasca di accumulo e pompaggio. In questa maniera si cerca di creare un
circolo chiuso in cui il refluo staziona all’interno del bacino così che le piante possano assorbire ed
evapotraspirare gran parte dello stesso.
Il bacino di evapotraspirazione è composto pertanto da un pozzetto di testa in cui viene ricircolato il refluo, il
bacino vero e proprio composto dai vassoi installati in serie e/o parallelo e un pozzetto finale con una pompa
di ricircolo. Quest’ultima è comunque dotata di una tubazione di troppo pieno per scaricare in dispersione (o
in altro modo) il refluo in eccesso che non riesce ad essere evapotraspirato. Soprattutto durante la stagione
fredda, infatti, le eccessive precipitazioni e la bassa attività biologica delle piante determinano un surplus di
acqua allo scarico.
Piantumazione
La piantumazione dei sistemi di fitodepurazione può avvenire in tre modi: semina, piantagione dei rizomi e
piantagione di essenze vegetali di vari livelli di crescita.
Il sistema più adatto dipende dai tempi necessari all’attivazione dell’impianto. Per i sistemi a flusso
sommerso orizzontale è consigliabile una densità di piantumazione pari a 4 unità/m2
; generalmente il
periodo ottimale per la piantumazione è la primavera, sono sconsigliati i mesi estivi (luglio, agosto) e quelli
invernali.
Ogni 3-4 mesi occorre prevedere l’ispezione dell’impianto per controllare lo stato di crescita delle piante ed
eventualmente provvedere ad interventi di piantumazione. I vegetali morti non compromettono il
funzionamento dell’impianto, anzi consentono l’isolamento termico del letto. Comunque, ogni 2-3 anni è
buona norma provvedere al taglio della parte aerea delle piante, da realizzarsi nel periodo invernale.