Descrizione
IMPIANTI FANGHI ATTIVI
Gli impianti a fanghi attivi sono sistemi di trattamento secondario
che sfruttano l’azione di colonie batteriche che rimanendo in
sospensione nel liquame consumano il materiale organico biodegradabile
utilizzandolo come nutrimento, per ottenere l’energia
necessaria ed il materiale occorrente per la sintesi di nuove cellule.
In questo modo si ottiene la formazione di composti via via
più stabili fino alla completa degradazione del carico organico.
Negli impianti a fanghi attivi si sviluppano elevatissime concentrazioni
di batteri di tipo aerobico, in grado cioè di assorbire l’ossigeno
disciolto nell’acqua per consumare il materiale biodegradabile.
Per garantire la concentrazione di ossigeno necessaria
per lo sviluppo delle reazioni biologiche viene utilizzato un sistema
di aerazione mediante diffusori sommersi che dal fondo della
vasca disperdono un flusso d’aria a bolle fini, questo garantisce
anche un’adeguata miscelazione per mantenere in sospensione
le elevate concentrazioni di solidi presenti in vasca. Nell’ambiente
ricco di ossigeno della vasca di aerazione si instaurano diversi
processi:
• Chimici, di ossidazione dei composti maleodoranti (solfuro
di idrogeno, solfiti…)
• Fisici, di rimozione dei solidi del liquame intrappolati dalla
dispersione di batteri
• Biologici, di assimilazione diretta delle sostanze organiche
disciolte nei reflui.
Il dimensionamento degli impianti a fanghi attivi viene fatto sulla
base del carico di fango (o fattore di carico organico) che esprime
il rapporto tra carico organico Bod5 e microrganismi, tanto
più basso è questo rapporto tanto più intensamente viene consumato
il carico organico e si riduce anche la produzione di fango di
supero. Gli impianti a fanghi attivi Rototec sono dimensionati per
avere carichi di fanghi inferiori a 0,08 KgBod / Kgssd con tempi
di ritenzione superiori a 24 ore per la portata media e carichi volumetrici
minori di 0,25 Kgbod / m3d secondo la configurazione
ad aerazione prolungata (o ossidazione totale) e comunque carichi
di fango inferiori a 0,15 Kgbod / Kgssd e carichi volumetrici
inferiori a 0,5 Kgbod / m3d nella configurazione a basso carico.
Gli impianti a fanghi attivi a basso carico sono certificati
in base alla norma UNI EN 12566-3.